SE AMIAMO LA RAZZA, RISPETTIAMO IL SUO STANDARD!

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COLORI ALLA MODA, BLU FOCATO O MERLIN, NO GRAZIE!

SE RIPETTIAMO LA RAZZA, RISPETTIAMO LO STANDARD!

NON PERMETTIAMO ALL'UOMO DI DISTRUGGERE UNA RAZZA MERAVIGLIOSA.

Vista la confusione che alcuni falsi allevatori hanno creato riguardo ai colori del Bouledogue Francese, è doveroso da parte di allevatori seri ( pochi in Italia) fare chiarezza.

Partiamo subito da un punto fermo :  il Bouledogue francese BLU, GRIGIO, MERLIN O NERO FOCATO con occhi di colore azzurro,  NON ESITE!!!Non può essere chiamato Bouledogue francese, perchè non appartiene ad alcuna razza riconosciuta dalla FCI, il fatto che ci assomigli, non lo pone inevitabilmente nella razza, ma nella categoria METICCI generici. Attenzione dunque perchè è penalmente punibile sia vendere, ma anche acquistare cani spacciandoli per cani di razza senza pedegree quando in realtà non lo sono.

Questi cani sono INCORCI / METICCI  vagamente assomigliante alla razza Bouledogue francese  e  ma che non hanno assolutamente nulla della razza pura e sopratutto non hanno i test genetici e le garanzie di SALUTE che un serio allevatore deve consegnare con il cucciolo. Sono cani che incrociato con varie razze di cani portatori del gene grigio lo trasmettono, si incrociato avete letto bene dunque NON puro, non un BOULEDOGUE FRANCESE, non un cane di razza con pedegree e una sua genealogia alle spalle , ma solo un meticcio, importato dai paesi dell'est dalle fabbriche di cuccioli e che spacciano per Unico, Speciale, e Raro. Il pedegree per questi incroci ovviamente è un tabù , in quano l'ENCI e la FCI non rilasciano pedegree ai meticci, ma solo a cani appartenenti a una determninata razza e che rispecchiano un determinato standard.

In internet, se ne sono visti dei più disparati, altro non sono che fogli A4 stampati che riportano nomi di cani inesistenti.

Un pedegree ENCI è il seguente:

 

COLORI AMMESSI DALLO STANDARD DEL BOULEDOGUE FRANCESE

COSA DICE LA LEGGE?

«Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, reiteratamente o tramite attività organizzate, introduce nel territorio nazionale animali da compagnia di cui all’allegato I, parte A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, privi di sistemi per l’identificazione individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e non muniti, ove richiesto, di passaporto individuale, é punito con la reclusione da tre mesi a un anno e con la multa da euro 3.000 a euro 15.000».

Le sanzioni non sono solo per il venditore ma anche per il compratore. Questi infatti rischia una incriminazione per il reato di incauto acquisto. Il codice penale stabilisce a riguardo:

«Chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per la entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda non inferiore a euro 10». <<Vendere un cane o un gatto senza pedigree,  è illegale  se questi animali vengono venduti come “di razza” e i colori Blu, Merlin o focati non possono avere pedegree dunque sono cuccioli arrivati in Italia illegalmente!>>

ATTENZIONE DUNQUE ALL'ACQUISTO DI CUCCIOLI IN NEGOZI O FALSI ALLEVATORI.

SE UNA PERSONA SI SPACCIA PER ALLEVATORE MA NON E' ISCRITTO ALL ENCI O AL CBFI ( club che tutela la razza) SCAPPATE A GAMBE LEVATE!

 

COSA DICE LO STANDARD DI RAZZA FRANCESE ?

La FCI internazionale  non riconosce altri colori se non quelli descritti molto bene nello standard, dunque è doveroso che  tutti coloro che si avvicinano a questa razza si informimo molto bene e  non su facebook o siti di vendita cuccioli ma presso seri allevatori , iscritti all'Enci, ufficializzati e Riconosciuti. SUL SITO dell'ENCI troverete allevatori riconosciuti, così come sul sito del club  il  CBFI troverete informazioni in merito e un forun di discussione molto ben articolato.

L'invito che noi allevatori seri facciamo è di leggere lo standard Francese ( Madre patria della razza) per capire che quello che crediate sia una simpatica moda, potrebbe un giorno rivelarsi fatali, a causa della mancanza di genetica e per questi ibridi incroci senza basi. E sopratutto per mettere a conoscenza l'ignaro neofita, che i trova ad acquistare a caro prezzo un meticcio e non un Bouledogue francese! Attenzione alle truffe!

Di seguito riportiamo la traduzione dello standard del Bouledogue francese tratta direttamente dal Club Francese della razza, sperando di fare chiarezza.

POSIZIONE DEL CLUB DU BOULEDOGUE FRANCAIS IN MERITO AL COLORE BLU

Il Club du Bouledogue Français, detentore dello standard di razza, ha dichiarato che il colore blu
non è permesso. La presente direttiva si applica di conseguenza in tutti i paesi membri della FCI.

Colori elencati nello standard del Bouledogue Francese:
"
Colore: - fulvo uniforme, tigrato o no, o con macchia bianca limitata (bringé).
- fulvo, tigrato o no, con macchie di media grandezza o estese (caille)
Tutte le sfumature fulve sono ammesse, dal rosso cervo al caffèlatte.
I soggetti interamente bianchi sono classificati nei “striati fulvi con macchie bianche estese” (caille).
Quando un cane ha un tartufo molto scuro, occhi scuri con bordi palpebrali scuri, alcune
depigmentazioni del muso possono eccezionalmente essere tollerate in soggetti molto belli.”
Estratto dallo Standard del Bouledogue Francese, FCI Standard n. 101 / 1998/06/04 / GB
Testo completo: www.cbf-asso.org/

Descrizione generale del mantello blu
“Il colore di questo mantello è ottenuto per diluizione del pigmento nero. Si tratta di una sorta di
grigio-blu, più o meno chiaro che, quando è più intenso, si approssima al colore dell'ardesia. La
totalità dei peli ed il tartufo sono di colore blu e queste caratteristiche sono visibili al momento della
nascita.
Questa definizione esclude il gruppo di mantelli blu, derivanti da un progressivo ingrigimento del
nero ed è caratterizzata da un mantello composto da una peli grigi chiari e peli neri e da un tartufo
nero (Barbone, Kerry Blue). Al contrario, i mantelli blu chiamati Bleu Braque d'Auvergne, Bleu
Guascogne o Bleu Cocker sono effettivamente mantelli a macchie, moschettati o roani di colore
blu, risultanti da una combinazione di peli neri e peli bianchi”.
Estratto da "Proposta di una nomenclatura di mantelli nel cane", scritto in collaborazione con il Dr. Costiou,
Dipartimento Servizi ed Ambiente, Anatomia degli Animali Domestici, ENV Nantes.

Genetica del mantello blu
Locus D ("diluizione")
La Serie D agisce sull'intensità della pigmentazione: si verifica una agglomerazione di pigmento
granulare a gruppi, il che riduce l'assorbimento della luce e dà un'impressione di colore diluito. Ad
esempio, il nero diventa blu.
Due alleli sono noti a questo locus: l'allele "D +", che non si esprime e lascia reagire i geni degli
altri locus e l'allele "d", recessivo, che diluisce l'eumelanina e la feomelanina. Il nero diventa blu, il
marrone beige e il fulvo diventa color sabbia.
I mantelli diluiti dall'allele "d", soprattutto quelli riguardanti il mantello blu, sembrano predisposti a
una qualche forma di alopecia. Non sappiamo se quest'ultima è collegata ad un effetto pleiotropico
dell'allele "d", o se è indotta da un altro gene, o altri alleli, non ancora identificati, o da un gene
posizionato su un altro locus vicino al locus D (fenomeno conosciuto come "linkage" o
collegamento).
Il fatto che cani con un genotipo "dd" non abbiano riscontrato alcun problema andrebbe contro la
prima tesi.

Alopecia dei mantelli diluiti (o alopecia dei mantelli mutanti di colore)
Clinica:
L'alopecia simmetrica e bilaterale inizia di solito tra i 4 ei 18 mesi di età, colpendo le zone blu e
marrone chiaro (o beige); descrivibili anche più avanti nel tempo in mantelli neri e marrone scuro, il
che suggerisce un avvicinamento con la displasia follicolare dei peli neri.
Razze riconosciute come interessate:
Beagle, Chow Chow, Dobermann, Pastore Tedesco, Barbone, Greyhound, Saluki, Whippet,
Pinscher, Bassotto, YorkshireTerrier.
Determinismo genetico:
Autosomica recessiva (nuovo allele al locus D o locus collegati a D?).
Estratto da "Genetica e selezione del cane” (Bernard Denis et al. Edizioni PMCAC.

Come accennato in questo articolo, sembra che i soggetti con questo mantello possano essere
predisposti a qualche forma di alopecia. Sebbene il risultato non sia sistematicamente
stabilito, questa possibilità rimane un argomento contro un possibile riconoscimento del
mantello blu nella nostra razza.

Vorremmo inoltre fare riferimento alla legge francese sulla vendita di animali domestici: come
indicato nel Codice Rurale Sezione R214-32-2, nessun cane può essere legalmente venduto sotto il
nome "Bouledogue Français", se non è registrato nel Libro delle Origini Francese. Non è inoltre
permesso pubblicare un annuncio di vendita che indica "Bouledogue Français Blue", perché il
mantello non è consentito dallo standard di razza, un cane di questo genere non potrà quindi essere
paragonato in alcun modo alla razza Bouledogue Francese. (Decreto n. 2.008-871 del 28/08/2008).

Al contrario, la legge prevede in questo caso che il venditore ha l'obbligo di indicare
chiaramente nel suo annuncio "cucciolo non appartenente ad alcuna razza”.

Testo Completo: www.legifrance.gouv.fr/affichTexte....EXT000019390354.


In conclusione, il CBF condanna fermamente qualsiasi pratica atta a ricercare la produzione di
cuccioli blu, così come la vendita illegale di cuccioli blu con il nome di "Bouledogue Francese".
Tali pratiche non possono che indebolire la tutela del concetto di razza pura di cui il CBF è
responsabile. Si ricordano ai venditori ed ai potenziali acquirenti di questi cuccioli, i rischi
potenziali per la salute e le prescrizioni legali in vigore nel nostro paese in merito alla loro vendita.